Flash 23 - 2025

Versamenti al 21 luglio per contribuenti ISA e forfettari – Nuove scadenze 2026 – Sanzioni polizze catastrofali – AI Act – Congedo parentale: tre mesi all’80%

23 foto andrea cherchi64

Versamenti al 21 luglio per contribuenti ISA e forfettari

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 138 di ieri il DL 17 giugno 2025 n. 84 recante disposizioni urgenti in materia fiscale.

Nel decreto, entrato in vigore oggi, viene certificato lo slittamento del termine per i versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, IRAP e IVA dei contribuenti interessati dall’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), compresi quelli aderenti al regime forfetario o dei c.d. “minimi”.

Ora, in base all’art. 13 del DL 84/2025, i versamenti dovranno quindi essere effettuati:
– entro il 21 luglio 2025 (invece che entro il 30 giugno), senza nessuna maggiorazione;
– oppure dal 22 luglio al 20 agosto 2025, invece che entro il 30 luglio, con la maggiorazione dello 0,4% a titolo di interesse corrispettivo.

La proroga si applica ai soggetti che, al contempo:
– esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), di cui all’art. 9-bis del DL 50/2017;
– dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore al limite stabilito, per ciascun indice, dal relativo decreto di approvazione del Ministro dell’Economia e delle Finanze (pari a 5.164.569 euro).

Lo slittamento si estende ai soggetti che:
– partecipano a società, associazioni e imprese che presentano i suddetti requisiti;
– devono dichiarare redditi “per trasparenza”, ai sensi degli artt. 5, 115 e 116 del TUIR.

Nuove scadenze 2026

Dal 2026, le Certificazioni Uniche contenenti esclusivamente redditi che derivano da prestazioni di lavoro autonomo, ovvero provvigioni, dovranno essere trasmesse in via telematica all’Agenzia delle Entrate entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello in cui le somme e i valori sono stati corrisposti.
Il termine per la trasmissione telematica si allunga quindi di un mese rispetto alla scadenza tradizionale del 31 marzo.

Viene infatti disposto il differimento dal 30 aprile al 20 maggio del termine entro cui l’Agenzia delle Entrate deve mettere a disposizione le dichiarazioni dei redditi precompilate relative ai contribuenti titolari di redditi differenti da quelli di lavoro dipendente e assimilati. Il nuovo termine si applica quindi dai modelli REDDITI PF 2026 precompilati.

Previste, inoltre, ulteriori modifiche al termine per inviare al Sistema tessera sanitaria i dati relativi alle spese sanitarie sostenute dalle persone fisiche, ai fini della precompilazione delle dichiarazioni dei redditi (modelli 730 e REDDITI PF) da parte dell’Agenzia delle Entrate: viene infatti previsto il ripristino del termine annuale. Tutti i dati delle spese sanitarie dovranno quindi essere trasmessi entro il termine che sarà stabilito dal DM attuativo, il quale scadrà necessariamente nel 2026.

Sanzioni polizze catastrofali

Dal prossimo 30 giugno dovrebbero diventare operative le sanzioni per le grandi imprese (quelle che superano i limiti numerici di almeno due dei tre criteri costituti da 25 milioni di euro di stato patrimoniale, 50 milioni di ricavi netti delle vendite e delle prestazioni, 250 dipendenti) che non avranno adempiuto l’obbligo di assicurarsi contro i rischi catastrofali.

Proprio la norma sulle sanzioni, però, rappresenta un nodo ancora non risolto, per cui lo scenario che si prospetta a partire dal 30 giugno appare incerto: ciascun Ministero dovrebbe emanare un “provvedimento attuativo” che stabilisca quali sono le conseguenze della mancata stipula della polizza catastrofale.

Fino a quando non si avranno i provvedimenti di adeguamento non sembra essere applicabile alcuna sanzione alle imprese inadempienti.

AI Act

Il Regolamento UE 2024/1689, meglio noto come AI Act – la prima legge al mondo che disciplina in modo organico l’intelligenza artificiale – è in vigore e l’interesse nei confronti della normativa è chiaramente in crescita.

L’AI Act non colpisce solo i giganti della tecnologia. Ogni azienda che utilizza sistemi di intelligenza artificiale – dai software di gestione HR ai chatbot per il customer service, dagli algoritmi di pricing ai sistemi di videosorveglianza intelligente – deve confrontarsi con gli obblighi imposti dalla normativa.
Essa classifica i sistemi AI in base al livello di rischio: da quelli vietati (come il riconoscimento facciale in tempo reale negli spazi pubblici) a quelli ad alto rischio che richiedono valutazioni di conformità, fino agli AI di uso generale che necessitano comunque di trasparenza verso gli utenti.

Mentre alcune disposizioni sono già operative, la grande parte degli obblighi entrerà in vigore tra il 2025 e il 2027.

Sono previste, in questo ambito, sanzioni fino al 7% del fatturato annuo globale o 35 milioni di euro per le violazioni più gravi.

Congedo parentale: tre mesi all’80%

L’inps ha emanato la circolare 95/2025 che rende operativo il congedo parentale indennizzato per tre mesi all’80% (fino ai 6 anni di vita del figlio).
Le disposizioni introdotte interessano esclusivamente i genitori che terminano (anche per un solo giorno) il congedo di maternità o, in alternativa, di paternità successivamente:

  • al 31 dicembre 2023, per il diritto all’indennità maggiorata dal 60% all’80% per l’ulteriore mese introdotto dalla legge di Bilancio 2024;
  • al 31 dicembre 2024, per il diritto all’indennità maggiorata dal 30% all’80% per l’ulteriore mese introdotto dalla legge di Bilancio 2025.

Photo Credits: Andrea Cherchi
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